Napul’è!
Visto che io e Andrea siamo in attesa del viaggio di nozze, tra meno di un mese, inizio il blog rivivendo il mio meraviglioso ricordo di Napoli, 2 anni fa, quando mio marito ancora non lo frequentavo….
Partendo dal presupposto che per me viaggiare non è mai, e dico MAI, una forzatura, qualche anno fa sono dovuta scendere a Napoli per il matrimonio di un mio ex collega di Londra.
Non potete neanche immaginare la felicità che ho provato nel ricevere l’invito: un matrimonio a Napoli, quanto deve essere bello?!
E’ da un po’ di tempo che voglio andare a visitare Napoli e ovviamente colgo al volo l’occasione.
Tutti dicono che sia stupenda, magica. E dopo che anche i miei sono tornati estasiati dalla visita, beh, non stavo più nella pelle!!
Appena atterrata l’ho sentito el’ho capito dove mi trovavo. L’ho letto certo, ma lo avrei capito anche se non ci fosse stato indicato.
L’ho capito dal sorriso della guardia al controllo documenti. Sembra una cavolata ma vi assicuro che non è così, a me un sorriso, può salvare una giornata! Comunque esco fuori dall’aeroporto e mi siedo al sole ad aspettare che atterri anche la mia amica Holly, in arrivo da Londra. Dopo esattamente 5 minuti che sono li, si affianca un ragazzo che, con estrema dolcezza mi elargisce un complimento, così per il gusto di farlo, poi si gira e va via.. Napoli, già mi piaci!
All’ aeroporto arriva Gabriele, un amico napoletano sempre conosciuto a Londra (ci ho vissuto un anno, la mia città del cuore che non mancherà di ispirarmi la scrittura di numerosi articoli)che si è offerto di venire a prenderci. E quale miglior modo di accoglierci se non portandoci per la colazione due sfogliatelle??
E’ qui necessario fermarsi un secondo per chiarire una cosa: a Napoli non solo si visita. A Napoli si mangia!
Quando ho chiesto ai miei amici napoletani che cosa avrei dovuto fare a Napoli, la risposta è stata unanime: devi mangiare. La pizza qui, la pizza fritta là, le sfogliatelle, i fritti, le brioche appena sfornate, la zuppa di cozze…
Ecco. Se consideriamo poi che appena due settimane prima di partire mi sono messa a dieta, seguita da un dietologo, questo mi ha un po’ turbata ecco!!
Tornando a noi, la stanza, prenotata con largo anticipo, si trova in Via Duomo, (Clelia’s Room, ottimo e consigliato tra l’altro) letteralmente sopra la via più caratteristica di tutta la città: Spaccanapoli.
Insomma Gabriele ci porta in albergo e ci lascia alle nostre cose.
Per farci vedere la stanza ci aspetta la signora Clelia. (Lo so questi possono sembrare particolari inutili ma non è così quando si parla di Napoli.. ogni particolare ti fa capire perchè “Napul’è”..)
La signora Clelia inizia a chiacchierare con me (le altre due non parlano italiano…) e mi spiega tutto della stanza e dell’ appartamento. Mi chiede come mai siamo a Napoli e mi consiglia cosa vedere..
Chiacchierando mi esce di dirle che sarei a dieta… a quel punto lei si gira e mi dice ” A Napoli non si fa la dieta..” .. ovvio! Per chi di voi ha visto “Benvenuti al Sud”, mi ha tantissimo ricordato la mamma di Siani che obbliga il povero malcapitato del nord a mangiare il sanguinaccio a colazione.. ma comunque.. io a mangiare non è che mi sconvolga più di tanto visto e considerato che, dopo i viaggi, il cibo è il mio più grande amore!!
Non posso spiegare a parole la sensazione di uscire e trovarsi direttamente immersi nel cuore di Napoli. Profumi, colori, sorrisi che.. sbam! ti colpiscono dritti in fronte. Una meraviglia! Poi per me che vivo nella costante adorazione dei piccoli particolari, Spaccanapoli è proprio un gioiellino!
Vagando costantemente con la testa che gira di qua e di là ad ammirare lo spettacolo che ci circonda, decidiamo di procedere verso il lungomare.
In viaggio cerco di utilizzare i mezzi di trasporto di rado perchè ritengo che il fatto stesso di perdersi tra le vie della città sia ciò che di più bello possiamo fare per scoprire tanti scorci e dettagli che ci sfuggirebbero altrimenti.
Arrivati sul lungomare lo spettacolo che ci troviamo davanti lascia senza parole. C’è sua maestà il Vesuvio che domina tutta la baia( il che già da solo può bastare a lasciare con la bocca aperta). Le isole di Capri, Ischia e Procida che fanno da cornice. Il mare leggermente agitato che dondola le mille barchette di legno colorate.. sembra di ammirare un dipinto.
Passeggiando decidiamo di prendere un aperitivo sul lungomare (cosa c’ è di meglio per un inglese in vacanza in Italia di un bello Spritz bordo mare?). Girando l’angolo ci troviamo davanti Castel dell’Ovo, che se ne sta li serioso e stupendo in mezzo al mare, uno spettacolo senza tempo..
Ci sediamo e ordiniamo, arrivano gli aperitivi e qualche assaggino: crostini con pomodoro, pizzette con la mozzarella di bufala.. ecco, si comincia!! Vabbè decido che, visto e considerato che camminerò tutto il giorno qualcosina me la posso concedere!
Siamo a Napoli no? Mangiare è un obbligo! Quindi appena finito l’aperitivo decidiamo di avviarci verso: “Antica Pizza Fritta di Zia Esterina Sorbillo” , consigliataci da tutti come “must” della città. Siamo fortunate perchè non troviamo molta coda come è solito esserci, dieci minuti soltanto e ci ritroviamo le nostre pizze fritte fumanti, mozzarella, ricotta, prosciutto cotto e pomodoro tra le mani (se ci penso ho ancora l’acquolina!). Decidiamo così di sederci a gustarla nei portici di Piazza del Plebiscito, anche perchè essendo ormai le 14 il sole è davvero caldo!! Neanche a dirlo, la pizza fritta è spaziale.. tutte le calorie che sto assumendo, ne valgono assolutamente la pena….
Dopo che la pizza (purtroppo) finisce, si va a Castel Sant’ Elmo che dall’ alto della sua collina, svetta sulla città. Prendiamo così la metro in via Toledo e scendiamo nel quartiere “per bene” della città, il Vomero, alla fermata di Piazza Vanvitelli. Da qui chiedo indicazioni e ci avviamo verso il castello. Che fatica, con questo caldo, scarpinare in salita è davvero stancante! Anche se dalla cima la vista è bella da togliere il fiato!
Arrivate quindi al castello entriamo. (Una delle cose positive di Napoli da sottolineare sotto i 25 anni si paga ridotto quasi in ogni attrazione.. e per di più, li al castello, il martedì si paga ridotto comunque).
Dentro al castello sembra di tornare indietro nel tempo, ci si aspetta quasi di veder passare un signore a cavallo o di veder passare una dama di corte da un momento all’altro! Di nuovo, le rampe per arrivare in cima sono abbastanza scoscese e la fatica con questo caldo si fa proprio sentire.. che dire però, Napoli sa sempre ricompensarti, ed infatti, in cima al castello la vista è di nuovo bella da togliere il fiato!
Ci tengo a precisare una cosa: a prescindere dal fatto che avendo davvero solo 3 giorni a Napoli ho voluto fare alla svelta e veder più cose possibili, in generale non sono una che va matta per le cose convenzionali. Mi spiego: vado a visitare castelli, musei ed opere d’arte ma amo molto di più perdermi per le vie della città, osservare la gente e provare il cibo tipico. Per questo, quasi mai nel mio blog troverete lunghe e noiose descrizioni dettagliate dei tipici luoghi da turista ma piuttosto troverete descrizioni di ciò che ho visto e provato per strada, ciò che ho provato sedendomi ad ammirare il panorama, quello che mi ha lasciato senza parole.
Dopo esserci perse nella bellezza del panorama scendiamo e decidiamo di fermarci a prendere un aperitivino vista Napoli. Ma che ve lo dico a fare: un INCANTO! Avete presente quando nei film si siedono in quei posti fighissimi con una vista incredibile davanti? Ecco questo è quello che ci è successo nel locale Renzo & Lucia .. e via all’aperitivo numero 2 della giornata…
Dopo una breve sosta per una doccia in camera, si esce di nuovo: questa sera siamo tutti a cena con il futuro sposo al ristorante “A figlia do marenaro” dove ci gustiamo un’ottima cena a base di pesce fresco.
Finita la cena si fa un giretto in macchina, ( e vuoi non provare la famigerata guida a Napoli?) e poi nanna che domani la sveglia suona presto..
Giorno due: il matrimonio! Sveglia presto e ci si prepara, alle 9.30 ci si vede con due nostri amici e si ferma un taxi. Un solo problema: nessuno pare conoscere l’indirizzo della chiesa!!!!
Dopo svariate peripezie e un ora e mezzo di macchina finalmente troviamo il posto.. per fortuna che sono tutti in ritardo!!!La cerimonia è davvero emozionante..si aspetta per festeggiare gli sposi e si riparte subito dopo per andare dall’altra parte di Napoli, Posillipo ci aspetta..
Ben un ora e mezza dopo, arriviamo al ristorante: Villa Fortezza. Il posto si affaccia sulla vallata e la vista che ci attende è come sempre accade dalle colline Napoletane,stupenda..
La giornata passa troppo in fretta tra balli, canti e tanto buon cibo e devo ammettere che la mia dieta è uscita un po’ sconfitta da questo ristorante… Verso la mezzanotte, purtroppo, arriva il momento dei saluti: domani quasi tutti i miei ex colleghi tornano a Londra e per un po’ purtroppo non ci rivedremo.. che momento triste!!! La giornata è purtroppo finita e si ritorna in camera (150€ di taxi, per fortuna da dividere per 4). Non appena tornate in camera, stanche morte, ci addormentiamo subito.. Domani sarà una lunga giornata quindi è meglio accumulare più energie possibili!
Venerdì sveglia presto di nuovo.. non si deve perdere neanche un minuto quando si ha poco tempo per esplorare una città! Questo è l’ultimo giorno di Holly quindi dobbiamo sfruttarlo al meglio.. indovina indovinello però.. fuori piove!! Non ho nulla in contrario alla pioggia, anzi, mi piace vedere i particolari riflessi che da alla città la pioggia.. però girare tutto il giorno con l’ombrello….
Ma non ci diamo per vinte!.. Si sfoggiano gli ombrelli aperti e ci fermiamo dopo poco in un baretto a fare colazione.. caffè e cappuccino (dopo l’abbuffata di ieri si sta light) e si riparte!
Andiamo visitare “Il Cristo Velato“, un’opera di Giuseppe Sanmartino che dicono essere di una bellezza straordinaria. Ci mettiamo in coda fuori dal Museo Cappella di San Severo( mi raccomando il botteghino è nel palazzo subito prima di quello dove si trova il Cristo) e dopo 10 minuti eccoci dentro. La cappella in cui entriamo è una meraviglia, la volta poi..! Alzando la testa ad ammirarlo si potrebbero perdere ore ed ore ad esaminare i magnifici particolari..
Tornate alla realta’ prendiamo ad ammirare anche ciò che di altro ci circonda ed avanziamo di qualche passo verso quello che è senza dubbio il MASTERPIECE della cappella.
Il Cristo Velato è strabiliante: sembra di trovarsi davanti ad un corpo vero e non dinnanzi ad una scultura.. ma come si fa con martello e scalpello a creare una cosa così realistica?!? Sono davvero senza parole…. Restiamo ad ammirare questa meraviglia senza proferire parola per quella che pare un’ eternità incapaci di spiegarci cotanta bellezza.
Uscite dalla visita, giriamo un po’ le viuzze che ci circondano e già solo ammirare il centro storico ci riempie gli occhi (e la memoria della reflex!): chiese e monumenti ad ogni angolo, negozietti e localini tipici si susseguono in un continuo alternarsi di colori e profumi diversi.. In un paio di giorni questa città ha già conquistato…
Dopo un po’ di vagare ci viene anche un certo languorino.. insomma, con tutto questo camminare di calorie ne abbiamo bruciate eccome!! Ci fermiamo così in una panetteria a provare una delizia tipica napoletana che mi è stata consigliata( ovviamente) da un’amica: Il tarallo. Di taralli in vita mia ne ho già mangiati eccome, ma questo.. è spaziale!! I taralli napoletani sono fritti ed il loro impasto è unito con mandorle e pepe quanto basta.. da provare assolutamente!
Dopo la pausa spuntino andiamo a visitare la Napoli Sotterranea. La storia di questa perla nel cuore della città vecchia merita un’ accenno: le cave sotterranee di cui si compone furono dapprima scavate dai Greci in epoca antica per ricavarne pietre di Tufo di cui si servivano nelle loro costruzioni; per poi essere riutilizzate in seguito dai romani che svilupparono le cave ed i cunicoli al fine di creare una vastissima rete di acquedotti sotterranei. Dopo essere stati abbandonati ed usati come discarica abusiva per anni le cave sotterranee furono infine usate come rifugio per proteggersi contro i bombardamenti aerei durante la seconda guerra mondiale…
Questa città è proprio un museo a cielo aperto, non è necessario entrare a vistare le attrazioni turistiche che ha da offrirci, anche se, farlo può solo che aggiungere valore alla nostra visita..
Perse nei decumani principali di Napoli vecchia (decumani vengono chiamate le strade antiche strade principali che tagliano per orizzontale il centro storico), ci troviamo ad ammirare piccoli frammenti di arte in ogni dove.. i miei occhi non smettono per un solo secondo di meravigliarsi..
Scendendo verso il mare passiamo anche per Via San Gregorio Armeno, nota per la sua vastissima esposizione di presepi di Natale.. Passeggiando ci si ferma ad ogni negozietto per osservare questi piccoli gioiellini che a tratti sembrano quasi reali.. se già a maggio fa questo effetto figurarsi sotto le feste natalizie.. Ovunque si posi lo sguardo si vedono statuine impegnate nei mestieri più disparati, capanne e carretti in miniatura.. insomma un’altra opera d’arte che merita di essere osservata ed ammirata!
Finalmente torniamo sul porto per riposarci un pochino dopo la mattinata spesa a mangiare con gli occhi ogni centimetro quadrato su cui abbiamo posato gli occhi. Scendiamo una piccola scalinata in pietra e ci sediamo con le gambe penzoloni sull’acqua a rilassarci un po’: che dire, sarò anche un’inguaribile sognatrice, ma questi momenti mi riempiono l’anima.
Il mare e l’acqua, io li considero da sempre come il mio elemento, se poi a fare da contorno c’è questo spettacolo.. sorrido da sola compiaciuta al sol pensiero di quei minuti persa nei miei pensieri ad ammirare la bellezza del mondo.
Dopo un pranzo leggero nei pressi del Maschio Angioino (non siamo riuscite ad entrare perché era un po’ in trambusto per un matrimonio) decidiamo di andare a prenderci un gelato con vista di nuovo dei pressi di Castel Sant’Elmo.. quella vista ci ha stregate..
Mangiato il nostro gelato, nel riscendere verso il centro storico decidiamo di riscendere a piedi verso il centro. Subito davanti all’ ingresso del castello c’è una mulattiera che scende e riconduce direttamente in Via Toledo (a noi è stata gentilmente indicata da un signore che, vedendoci in difficoltà sulla decisione della strada da prendere, ce l’ha suggerita).
Mai scelta non fu più giusta: la giornata prima grigia e piovosa ha lasciato spazio al cielo azzurro ed alle nuvole di panna, come le chiamo io. Ad ogni svolta della mulattiera un piccolo dipinto si palesa davanti ai nostri occhi: no, non sto parlando di una tela con su un dipinto. Parlo della vista. Del contrasto dei colori pastello. Dei tetti delle case. Dei fiori che sbucano dai giardinetti. Parlo della pace che si percepisce scendendo e del caos che ci investe appena tornati sulla strada principale.
E’ di questo che parlo quando descrivo la bellezza di Napoli. Napoli per come l’ho vista io è come una tavolozza di colori: ogni colore già di per se è bello e ricco. Se li mischiamo li uni con gli altri però, siamo in grado di creare infinite gradazioni degli stessi.
Se, come ho più volte detto, il lungomare è meraviglioso durante il giorno, di sera.. bè, ti lascia senza parole.
Io avrò sicuramente una strana tendenza ad innamorarmi di quasi ogni panorama su cui poso gli occhi. Ma quelli che ho visto qui mi hanno proprio rubato un battito del cuore! Tutte quelle luci riflesse sul mare, la gente che cammina e chiacchiera allegramente, la musica e l’odore della pizza! La notte porta con se la magia delle luci nel buio, con il mare che riflettendo duplica l’effetto, non si può non fermarsi un po’ a nutrirsi l’anima di meraviglia.
Ultimo giorno. Holly mi lascia alla mattina presto diretta vero Londra ed io esco di buon ora a godermi la calma del mattino.
Sono un’ amante dei dettagli e della fotografia e camminare per un po’ da sola per le vie della città è ben prezioso per me e per la mia passione.. ho la possibilità di prendermi il tempo che voglio per fermarmi ad ammirare ciò che più mi piace. Per le viuzze che collegano i decumani centrali, trovo sui muri innumerevoli murales. In generale le opinioni su questi sono delle più disparate; io tuttavia, mi categorizzo in quelli che le ritengono opere d’arte moderna. Ovvio non stiamo parlando dei graffiti che vengono fatti per stupidità da ragazzini maleducati. Io parlo di quelli che abbelliscono i muri, che hanno un senso, che danno quel valore aggiunto a pareti prima del tutto scialbe.. e nel centro storico, di questi, ne ho trovati parecchi.. alcuni mi hanno addirittura strappato un sorriso..
A pranzo decido che è ora di mangiare finalmente la pizza. Prendo una margherita (ovviamente!) e mi siedo sul muretto sul Lungomare Caracciolo, di fronte a quello che ormai è sicuramente diventato uno dei miei due (l’altro è sicuramente lo spazio antistante Castel Sant’ Elmo!) scorci preferiti di Napoli.
E’ vero, magari il vento raffredda la pizza più velocemente e ti scompiglia i capelli, però vi assicuro che questa è un’esperienza da provare assolutamente.. pizza e Vesuvio, bè, non c’è bisogno di aggiungere altro!
Dopo pranzo è finalmente arrivato il momento di salire a visitare Castel dell’Ovo. Mentre passeggiando ammiro i dettagli, vedo più coppie di sposi quà e la, dedite a trovare l’angolo perfetto per le foto del loro giorno speciale. Certo che in un castello così, circondati dal mare, da Napoli e dal Vesuvio, le loro foto non potranno che essere splendide….
Purtroppo il tempo di questo mio breve soggiorno napoletano è volato via troppo in fretta ed è ora di volare a casa.. Si prepara di fretta la piccola valigia e via, parto in taxi alla volta dell’ aeroporto.
Quando ti raccontano la bellezza di Napoli non puoi capirlo.
Ti chiedi cosa avrà mai di speciale, cosa ci sarà di così bello. E poi la vedi. E lo capisci. Lo capisci dai sorrisi della gente e dal calore del sole sul viso. Lo capisci dal vento che ti scompiglia i capelli e dal Vesuvio che ti guarda dalla sua eterna bellezza. Lo vedi nei colori delle case e lo senti nel profumo della pizza. Lo percepisci quando ti siedi sul lungomare ad ammirare il panorama circostante. Lo vedi in ogni viuzza piena di particolari che catturano la tua attenzione. Perchè Napoli è così, “Napule è nu teatro antico sempre aperto” e noi non possiamo che esserne spettatori estasiati. Arrivederci Napoli, e grazie.